Presentazione
FORUM PA 2011 concentra l’attenzione sul ruolo delle reti come fattore di innovazione e di sviluppo. E questo spiega perché la sussidiarietà orizzontale sia uno dei temi portanti di questa edizione.
E’ la sussidiarietà, infatti, che consente di creare reti fra soggetti pubblici e privati, tutti impegnati in vari modi a prendersi cura dei beni comuni. Lo prevede la Costituzione nell’ultimo comma dell’art. 118, quando dispone che i soggetti pubblici devono “favorire le autonome iniziative dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”.
Questa norma riconosce anche sul piano giuridico ciò che ormai da anni è chiaro sul piano pratico, cioè che i cittadini sono perfettamente in grado di uscire dal ruolo passivo di utenti dei servizi pubblici o di amministrati destinatari dei provvedimenti amministrativi, per assumere il nuovo ruolo di cittadini attivi.
Si tratta di un ruolo fondamentale perché i cittadini attivi possono dare un grande contributo alla ripresa dell’Italia, apportando risorse preziose per la soluzione dei problemi che riguardano le comunità di appartenenza.
Il tempo, le esperienze, le competenze, la conoscenza del territorio, le relazioni sociali e altre ancora simili a queste sono risorse straordinarie, che solo i cittadini possono mettere a disposizione sulla base di un’assunzione di responsabilità verso i beni comuni e della solidarietà verso gli altri membri della comunità.
Perché la cosa che più stupirà i tanti cinici o sfiduciati che pensano che solo l’egoismo possa motivare le persone, è che in Italia ci sono già migliaia di cittadini attivi, persone di ogni età e classe sociale che nelle città come nei paesi si stanno prendendo cura dei beni della comunità cui appartengono.
E’ per riconoscere il loro impegno e dare fiducia agli altri che FORUM PA, Fondazione per la sussidiarietà e Laboratorio per la sussidiarietà-Labsus, organizzano un premio speciale per i migliori casi di applicazione del principio di sussidiarietà.
Sono dieci casi molto diversi fra loro e riguardanti ambiti molto diversi della vita sociale. Cinque sono stati tratti dal sito del Laboratorio per la sussidiarietà, altri cinque dal sito della Fondazione per la sussidiarietà, ma sono mescolati fra loro, l’elenco è casuale e cambia ogni volta che ricaricate la pagina. Abbiamo pensato di presentarveli secondo il nome del bene comune di cui i cittadini si prendono cura.
Vi proponiamo di scegliere il caso che voi ritenete rappresenti meglio lo spirito del principio di sussidiarietà, quello in cui le risorse dei cittadini hanno “fatto la differenza”, quello che illustra più efficacemente il ruolo dei cittadini attivi nella cura dei beni comuni e la capacità delle amministrazioni di valorizzare le risorse civiche, creando reti ed alleanze nell’interesse generale.
I tre casi più votati riceveranno il Premio 2011, ma anche gli altri avranno un riconoscimento perché, parafrasando De Coubertin, per i cittadini attivi ciò che veramente conta non è vincere, ma partecipare!